La ludopatia, o gioco d’azzardo patologico, è un disturbo comportamentale che si manifesta con un bisogno compulsivo di giocare d’azzardo e può causare gravi conseguenze su vari aspetti della vita quotidiana. È considerata tra le cosiddette nuove dipendenze e, nei giovani in particolare, ha in molti casi sostituito la dipendenza dalle sostanze psicotrope.
Il gioco d’azzardo può essere praticato in luoghi fisici, come casinò o sale giochi; in questo caso è meno accessibile ma più controllato. Oggi, però, assistiamo ad un vero boom dei giochi online: chiunque, dotato di una connessione internet e fornito di una carta di credito, può diventare un giocatore compulsivo. La riservatezza (si può giocare tranquillamente da casa, lontano da occhi indiscreti) e la facilità di accesso rendono il gioco on-line estremamente pericoloso.

Chi sono i soggetti a rischio?
Le vittime appartengono a tutte le classi sociali, non solo ai ceti più disagiati, e a tutte le fasce d’età. Non ci sono, infatti, delle cause precise che facciano cadere nella dipendenza, ma esistono delle condizioni che facilitano il manifestarsi del disturbo: problemi del comportamento, disturbi dell’umore, abuso di sostanze. Il più delle volte il gioco è un modo per sfuggire ai problemi o trovare sollievo. Tra i giovani è spesso un’occasione per provare una scarica di adrenalina.
La dipendenza tende a peggiorare col tempo perché il ludopatico aumenta la frequenza del gioco, il tempo impiegato e spende somme di denaro sempre maggiori nel tentativo di recuperare le perdite precedenti, alimentando un pericoloso circolo vizioso. Finisce così per accumulare perdite finanziarie significative.

Non si perde solo del denaro
Le conseguenze della ludopatia non sono solo economiche. La dipendenza dal gioco d’azzardo può danneggiare le relazioni familiari e sociali, poiché il giocatore potrebbe mentire ai familiari o isolarsi, trascurando le proprie responsabilità. Si possono anche perdere importanti opportunità lavorative o sociali a causa del tempo dedicato al gioco.
Inoltre, il rischio di sviluppare problemi psicologici, come ansia, depressione e stress, è elevato e, in casi estremi, la persona può ricorrere a comportamenti autolesionistici. I soggetti ludopatici sono anche più vulnerabili a compiere azioni illegali, come furti o frodi, nel tentativo di sostenere la propria dipendenza.

Cogliere i segnali è il primo passo per contrastare la dipendenza
Il gioco in sé non va demonizzato: l’uomo ha un innato bisogno di giocare, ma è importante che sappia dominare l’impulso e gestire il tempo dedicato al gioco.
Tra i segnali di allarme della ludopatia c’è, infatti, l’incapacità di controllare il tempo e il denaro spesi, il bisogno di giocare somme sempre più alte per provare lo stesso piacere e l’utilizzo del gioco come meccanismo per sfuggire a problemi o emozioni negative.
Per prevenire lo sviluppo di questa dipendenza, è fondamentale stabilire limiti chiari sui soldi e sul tempo da dedicare al gioco, così come acquisire una buona educazione finanziaria per comprendere i rischi legati al gioco d’azzardo. Inoltre, è importante mantenere relazioni sane con familiari e amici, che possano monitorare e supportare il percorso di uscita dalla dipendenza. Impegnarsi in hobby alternativi o attività che offrano soddisfazioni positive può rivelarsi anche una buona strategia per evitare di cadere nella trappola del gioco. Se si riconoscono i segni della ludopatia, è cruciale cercare aiuto professionale. Esistono infatti numerosi servizi di supporto e strutture specializzate in Italia, come i SerT (Servizi per le dipendenze patologiche delle ASL), che aiutano le persone a gestire la dipendenza da gioco e a recuperare il controllo sulla propria vita.

Di Nicolò La Torre
Classe I D Liceo Scientifico