Domenica 27 Aprile si è disputata la partita Inter-Roma, sicuramente non facile per i nerazzurri, reduci dalla sconfitta contro il Bologna e dall’uscita dalla semifinale di
Coppa Italia contro il loro acerrimo rivale, il Milan. Anche questa volta l’Inter cade a San Siro contro una Roma compatta e cinica, al termine di una partita che lascia molti rimpianti. Finisce 0-1 una sfida dominata per larghi tratti dai nerazzurri, incapaci però di concretizzare il grande possesso palla e le  numerose occasioni create.

Sin dai primi minuti è chiaro il copione del match: l’Inter domina la partita, spinge con insistenza sulle fasce e tiene il baricentro alto, mentre la Roma si chiude con ordine, pronta a ripartire in velocità. Lautaro e compagni sfiorano più volte il vantaggio, ma tra imprecisione e uno Svilar attento, la porta giallorossa resta inviolata. Nel momento di massimo sforzo dei padroni di casa,
arriva la beffa: una ripartenza letale consente alla Roma di colpire, trovando il gol del giovane Matias Soulè che si rivelerà decisivo. Da lì in avanti è un monologo nerazzurro, ma senza la necessaria lucidità negli ultimi sedici metri. I cambi di Inzaghi non riescono a modificare l’inerzia della partita, mentre Ranieri incita i suoi a difendere il vantaggio
con i denti fino al triplice fischio.

Una battuta d’arresto pesante per l’Inter, che ora dovrà interrogarsi sulla propria capacità di finalizzare e mantenere alta la concentrazione anche contro avversari
bravi a chiudersi. Alla Roma, invece, va il merito di aver interpretato il match con coraggio e intelligenza tattica. Il campionato è ancora lungo, ma l’Inter sa che non
può più permettersi passi falsi se vuole restare nella lotta per i vertici: “Testa bassa e pedalare”, questo dovrà essere il motto in casa Inter per riuscire nell’impresa dello
scudetto.

Parola agli allenatori:

Simone Inzaghi si è mostrato molto comprensivo nei confronti della propria squadra, evidenziando il momento difficile che sta attraversando:

“In queste settimane veniamo da tre sconfitte consecutive che fanno male, la squadra ha provato con grande lucidità a giocarsela mettendo anche tanto cuore. La nostra gente lo ha visto, purtroppo è una gara persa in casa che per noi era molto importante, ma l’abbraccio dei tifosi ci ha fatto piacere. Sono tre sconfitte pesanti e noi non siamo abituati: calendari, assenze, rimesse laterali, rigori. Non serve parlare ma dobbiamo guardare noi stessi e cercare di recuperare energie fisiche e mentali. Ora la testa va al Barcellona che conosciamo e a cui mostreremo rispetto, non paura. Dovevamo essere migliori come squadra nel primo tempo, non abbiamo mai pressato insieme ma solo individualmente. Abbiamo preso un gol su rimpallo, ma la Roma ha fatto una grande partita, poi nella ripresa ci abbiamo provato ma questo è il calcio. Non abbiamo avuto lucidità ma dobbiamo ritrovarla perché ci sono delle partite importanti. Una vittoria ci può dare tanta energia, ma dobbiamo trovarla dentro di noi, i tifosi hanno capito il nostro sforzo. Pavard ha avuto una distorsione alla caviglia sinistra e vedremo nei prossimi giorni. Questa non ci voleva, anche perché abbiamo dovuto fare un cambio dopo pochi minuti.”

Le parole dell’allenatore della Roma Claudio Ranieri:

“Era una partita che volevamo vincere per i nostri tifosi che non sono potuti venire. Voglio che i nostri tifosi siano contenti di quello che facciamo. La prima mezz’ora abbiamo fatto un bel calcio. Abbiamo avuto 2-3 occasioni per chiudere la partita ma non ci siamo riusciti. Noi siamo stati bravi a chiudere tutti gli spazi, è finita 1 a 0 e va bene. Ci ho lavorato, ma come avete notato poi, non avevo il punto di riferimento davanti (in attacco), così cerco di fare con quello che ho a disposizione, con Baldanzi ed El Shaarawy”.

 

Di Alena Giglio

IV E Scientifico Sportivo