Abbiamo intervistato un campione di 100 studenti per capire quando finisce l’uso e inizia la dipendenza

Il consumo di alcol, il fumo e il gioco d’azzardo sono comportamenti che spesso emergono durante l’adolescenza e che possono avere un impatto significativo sulla vita dei giovani. In questo articolo, esploreremo questi temi riportando i risultati di un’indagine effettuata su un campione di studenti del nostro Istituto e cercheremo di comprendere meglio come questi fenomeni vengano vissuti e percepiti dalle nuove generazioni. Secondo recenti studi, l’adolescenza è una fase cruciale in cui molti giovani si confrontano con diverse forme di dipendenza o comportamenti a rischio.

Metà del campione intervistato ha dichiarato di assumere bevande alcoliche nel fine settimana, mentre il restante 50% ha affermato di non farne uso. Molti giovani ammettono però di consumarlo principalmente in occasione di feste e riunioni sociali, dove il bere viene spesso visto come un rito di iniziazione o un modo per “entrare in sintonia” con il gruppo. Questo dato evidenzia come l’alcol sia comunque presente nella vita di una buona parte dei ragazzi, anche se non ancora nella maggioranza.

Il 40% dei giovani intervistati ammette di fumare abitualmente, mentre l’altro 60% ha affermato di non averlo mai fatto. Questi numeri mostrano una divisione equilibrata, ma al tempo stesso preoccupante, considerando i rischi a lungo termine associati al fumo. Molti ragazzi iniziano per curiosità o per sentirsi più adulti, tuttavia, la pressione dei coetanei gioca un ruolo fondamentale: spesso i giovani si sentono spinti ad adattarsi alle abitudini del gruppo, anche se consapevoli dei danni legati all’uso di tali sostanze.

Infine, solo il 15% dei ragazzi ha confessato di giocare d’azzardo, mentre l’85% non è coinvolto in queste pratiche. Sebbene il gioco d’azzardo sembri essere meno diffuso rispetto al fumo e all’alcol, la sua presenza, soprattutto tra i giovani, solleva interrogativi sulla normalizzazione di queste attività, soprattutto online.  Nonostante la percentuale di giovani che gioca sia relativamente bassa, c’è comunque preoccupazione per il crescente accesso a queste attività via internet, che rende il gioco più accessibile e meno percepito come un rischio.

I dati raccolti mostrano un quadro variegato e complesso. Se da un lato c’è una parte consistente di giovani che non assume alcol, non fuma e non gioca d’azzardo, dall’altro un numero rilevante di ragazzi è coinvolto in queste abitudini. La consapevolezza dei rischi legati a questi comportamenti è un passo importante, ma serve un impegno collettivo da parte di scuole, famiglie e istituzioni per offrire ai giovani alternative sane e supporto nella loro crescita. Solo così si potrà costruire una generazione più consapevole e in grado di fare scelte migliori per la propria salute e il proprio futuro.

Di Michele Aron

Sofia Bianco

Beatrice Esposito

Natalie Occhiuzzi

Irene Rizzo