Un gesto straordinario di amore e altruismo ha avuto luogo a Palermo, dove una madre di 77 anni, Maria Teresa Terrasi, ha donato un rene alla propria figlia, Rosa Cordaro, affetta da insufficienza renale cronica. L’intervento è stato eseguito con successo presso l’ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione), centro di eccellenza nella medicina trapiantologica.

Un Gesto di Amore e Speranza
Maria Teresa ha dichiarato: “Quando ho saputo che potevo donare il rene a mia figlia, non ho avuto alcun dubbio. Ho potuto fare questo intervento perché il mio corpo, il mio fisico,
non ha problemi particolari. Posso dire che lo rifarei, perché grazie a questo gesto ho potuto alleviare le sofferenze di mia figlia”. Questo atto di generosità non solo ha migliorato la qualità della vita di Rosa, ma ha anche dimostrato che l’età non è un ostacolo insormontabile alla donazione di organi.

Un Intervento Innovativo
L’intervento di trapianto è stato realizzato utilizzando la tecnica laparoscopica, una tecnica chirurgica mininvasiva che consente di operare all’interno dell’addome tramite piccole
incisioni, evitando l’apertura completa della parete addominale. Durante l’intervento, l’addome viene gonfiato con anidride carbonica per creare spazio, poi si inserisce un sottile strumento con telecamera (laparoscopio) che proietta le immagini su uno schermo. Attraverso altre piccole aperture si introducono strumenti chirurgici per eseguire l’operazione. Questa tecnica è sempre più utilizzata per la sua efficacia e per i numerosi vantaggi: riduce il dolore post-operatorio, accelera il recupero e lascia cicatrici minime. Entrambe le pazienti sono state dimesse dopo soli sette giorni dall’intervento, testimoniando l’efficacia e la sicurezza dell’operazione.

Un amore che va oltre i rischi
Donare un rene a 77 anni è un gesto straordinario, ma comporta inevitabilmente alcuni rischi legati all’età avanzata. L’intervento chirurgico, seppur eseguito con tecniche
mininvasive come la laparoscopia, può presentare complicazioni legate all’anestesia generale o a possibili infezioni post-operatorie. In età avanzata, il recupero tende a essere
più lento e delicato, con una maggiore vulnerabilità a stanchezza e dolori. Inoltre, la funzionalità renale residua deve essere attentamente valutata: con un solo rene,
l’organismo di una persona anziana può faticare di più, soprattutto se sono presenti condizioni preesistenti come ipertensione, diabete o problemi cardiaci. Tuttavia, centri
specializzati come l’ISMETT selezionano con estrema attenzione i donatori, garantendo che anche persone in età avanzata possano affrontare l’intervento in sicurezza, a
condizione che siano in buone condizioni generali. In questi casi, il rischio è contenuto e il beneficio per chi riceve l’organo può essere enorme.

Un Messaggio di Speranza

Questo caso eccezionale sottolinea l’importanza della donazione di organi da vivente e l’impatto positivo che può avere sulla vita dei pazienti. In un periodo in cui la domanda di
organi supera l’offerta, gesti come quello di Maria Teresa rappresentano una luce di speranza per molti. La storia di Maria Teresa e Rosa è un esempio commovente di come
l’amore familiare possa superare ogni barriera, offrendo una nuova opportunità di vita.

Antonuccio Rosi VD